mercoledì 11 aprile 2012

I nostri insegnanti di II liceo ci hanno proposto di provare a fare i poeti esprimendoci con le nostre poesie.
Vogliamo ora offrirvi i nostri risultati migliori:
La partenza
Una strada che sfugge
un treno che va
distese di verde 
che sfuggono ai miei occhi
un azzurro cielo
che si confonde
con l'azzurro mare
e in tutto questo
un'immagine ritorna a me
una casa, in fondo a quel viale
un gioco di una bimba
alberi in fiore, prati verdi 
un raggio di sole dall'alto
                       Sabrina Carannante

Un foglio bianco
Un foglio bianco
come un vaso di fiori
è pronto a riempirsi
di germogli di storie
storie da cantare, 
storie da disegnare,
ma tutte pronte ad emozionare.
Ma i fogli bianchi
son persecutori, 
ricordo costante
di un vuoto incombente...
per questo i fogli,
son amici presenti, 
portatori di sogni
e desideri incostanti
          Alejandra Velarde
Italia
L'Italia è un paese con una storia,
ma di questa molti ne hanno perso la memoria.
L'Italia è un paese abbandonato e nel futuro vede solo un sogno spezzato.
L'Italia è il paese della malasanità 
e di gente che si nasconde dietro una falsa santità.
L'Italia è un paese di gente comune 
che si sente sospesa ad una fune.
L'Italia è un paese di partiti che si fan la guerra,
invece di pensare alla nostra cara terra.
L'Italia è un paese speciale,
ma a volte non vuole sembrare tale.

Speriamo che dopo lunghe attese
la nostra Italia torni ada essere il Bel Paese,
fatto di giovani intraprendenti
che nelle difficoltàsappiano stringere i denti.
                                                 Mattia Pravettoni
Il Mare
Il mare è una mappa
di sentieri invisibili che conducono
a tesori lontani,
segreti.
Ma basta una lieve brezza
un sottile alito di vento
per cancellare ogni traccia;
l'acqua limpida risplende ai raggi del sole,
azzurra
e tutto
è perduto per sempre
                          Paolo Consoni

Un fiore chiamato amicizia
Nella solitudine
nella tristezza
nella confusione
nella paura del non riuscire
c'è solo una cosa ingrado di farti
tirare avanti:
l'amicizia
perchè è unica
perchè puoi sempre contare su di essa
perchè se è vera supera qualsiasi
ostacolo
e quando mette le radici, fiorisce
come un bellissimo fiore raro
che non appasisce mai.  
                          Silena Vaccaro
Una Sirena suona assordante
una sirena suona assordante,
in un attimo tutto si muove
e in un istante tutto tace.
L'atmosfera è surreale
e la terra ha paura:
trema,
si agita.
Sopra cìè il dolore, la sofferenza:
sotto c'è la speranza.
Pochi minuti e tutto finisce,
ma niente è più come prima.
Allora la speranza diventa pianto e sofferenza,
ma da questo dolore
si leva una preghiera, un pianto di bambino,
come un uccello che non riesce a volare
perchè ha le ali pregne di catrame,
ma ha ancora la speranza di potersi salvare.
                                                      Marco Mozzarelli

martedì 10 aprile 2012

Corso di scienze
Dopo una lunga attesa finalmente il 9 febbraio 2012 il laboratorio di scienze, che si svolge ogni giovedì dalle 14.30 alle ore 16.00, è iniziato. Durante questo laboratorio si svolgono delle attività matematiche, scientifiche e fisiche che spesso si svolgono a scuola presso delle aule o presso il laboratorio di chimica. In questi incontri si scoprono tante cose come le numerazioni in base diversa. Nel laboratorio spesso si effettuano degli esperimenti che provino l'efficacia di alcune particolari tecniche come la distillazione o la cromatografia. Alcuni incontri si svolgono a scuola, ma altri si svolgono in strutture esterne come il centro di meteorologia di Linate. Infatti il giorno 29 marzo il gruppo si recherà in una sorta di gita con destinazione, appunto il centro di meteorologia di Linate. Durante gli incontri il gruppo formato da ragazzi delle classi 2°A e 2°B segue le direttive di tre fantastiche professoresse di matematica: la professoressa Ferrante che insegna matematica e fisica al liceo, la professoressa Magani e la professoressa Lops; quest'ultime  insegnano anche scienze nella scuola media. Queste tre professoresse ci presentano tantissime cose interessanti anche tramite dei giochi. Per questo motivo vanno ringraziate perchè sono appassionate e perchè ci hanno dato la fantastica opportunità di questo corso.
Lorenzo Scarcella (2°A)  
Incontri con gli esperti LILT
La nostra scuola ci dà fantastiche opportunità fra le quali sono compresi incontri con degli esperti della LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Milano. Durante questi incontri si è parlato del fumo con una psicologa, la dottoressa Emanuela Reggente e un chirurgo oncologo, il dottor Alessandro Rasponi; si è parlato anche di una alimentazione corretta con una dietista, la dottoressa Londoyesky la quale ci ha dato numerosi consigli anche sulla conservazione degli alimenti. Nel primo incontro sul tabagismo, cioè sul fumo, abbiamo visto come negli anni passati il fumo fosse il soggetto di numerose campagne pubblicitarie che spesso erano anche assurde e che servivano per smentire tutti gli studi contro il fumo, nel secondo incontro sul tabagismo, che poi è stato l'ultimo incontro, abbiamo visto il peso che avevano le campagne pubblicitarie nella società degli anni passati. Il dottor Rasponi ci ha illustrato gli effetti del fumo in particolare sui polmoni dove è possibile che si sviluppi un tumore che può interessare altri organi. Il secondo incontro è stato quello con la dietista che ci ha dato numerosi consigli molto utili oltre che per noi anche per le nostre famiglie. C'è anche da dire che tutti questi tre incontri, in particolare il terzo,  sono stati molto interessanti e molto esplicativi anche grazie all'utilizzo di filmati e immagini. Tutti questi e tre incontri erano anche molto coinvolgenti perchè c'era ampio spazio per le nostre domande. Un grande grazie a tutte queste persone.
 Lorenzo Scarcella (2°A)  

mercoledì 4 aprile 2012

Bisogna fidarsi ancora degli amici?
L’amicizia oggi
L’Istituto Cocchetti si impegna nella settimana dell’amicizia a seguire gli insegnamenti fondamentali di Santa Dorotea
                                                                                                                          
Nell’Istituto Cocchetti si festeggia la settimana dell’amicizia.
Durante questi giorni speciali tutti i ragazzi devono provare ad aiutare, rispettare ed intrattenere buoni rapporti con i compagni, nessuno escluso!
Quest’anno i docenti e le suore hanno pensato di elaborare un cartellone a forma di cuore intitolato: ”Un’amicizia che si rinnova sempre”.
Ogni alunno ha appeso un foglietto con il proprio pensiero sul tema dell’amicizia.
Per me l’amicizia, come ci ha insegnato Santa Dorotea, tanto amata da Madre Annunciata Cocchetti, consiste nell’aiutare tutte le persone nel momento di difficoltà, soprattutto le più bisognose, e nel rispettare gli altri. L’amicizia è un bene prezioso, un vero tesoro!
“Gli amici ti aiutano nel momento del bisogno o ti sfruttano e basta?” Questa è la domanda più frequente che si pongono i ragazzi della mia età. Infatti non sempre i cosiddetti amici si rivelano persone sincere; alcune volte ti chiedono aiuto, sapendo che sei disponibile, ma, al contrario, quando sei tu a chiedere una mano ti voltano le spalle.
Per fortuna nella nostra scuola questo non capita frequentemente perché ci insegnano ad essere una classe unita.
All’inizio della Quaresima, il nostro amato Papa ha mandato una lettera alle scuole cattoliche con i diversi impegni morali, come rispettare e prestare attenzione a tutti i compagni, e opere di bene che ogni alunno dovrebbe svolgere di settimana in settimana. Ciò contribuisce a fortificare il senso dell’amicizia anche nella nostra scuola.
Rebecca Angioli 2°B

Il domani

Una scelta importante
Che lavoro faccio?
Tutto comincia dalla scuola superiore
Terminata la scuola secondaria, la scelta della scuola superiore è un “passo” importante e fondamentale.
Qualsiasi sia la scelta, bisogna valutare bene e avere le idee chiare fin dall’inizio, perché una volta iniziato il corso di studi, se ci si accorge di aver fatto la scelta sbagliata, è difficile ricominciare tutto da capo.
In base ai nostri interessi, alle capacità, alle nostre passioni e al lavoro che vorremo fare da grandi, sceglieremo un corso di studi.
Chi ama molto le scienze si orienterà verso il liceo scientifico, da cui “partono” moltissime strade: fisica, chimica, ingegneria, nanotecnologia, medicina, biologia, veterinaria ecc…
Personalmente, io da grande vorrei studiare robotica, una scienza che mi ha sempre interessato, e mi piacerebbe lavorare in questo campo.
Chi invece è interessato alle materie umanistiche (storia e letteratura) sceglierà un liceo classico.
Al liceo linguistico si imparano molte lingue straniere: inglese, tedesco, spagnolo, francese e, da poco tempo, anche il cinese, indispensabili per chi vuole lavorare all’estero o comunicare con persone di altri paesi.
Il liceo artistico si occupa sia della storia dell’arte sia dell’insegnamento delle tecniche di disegno.
Ci sono poi molti istituti tecnici che insegnano, fra le altre materie, alcune più specifiche per indirizzare gli studenti verso lavori più specializzati (geometra, operatore turistico, settore alberghiero….).
La scuola superiore ci permette, una volta finiti i cinque anni, di andare all’università e poter poi trovare un lavoro soddisfacente, quello per cui ognuno ha studiato per molto tempo.
Spesso, è però difficile trovare un impiego perché la richiesta di lavoro è maggiore dell’offerta.
I giovani, così, sono poco motivati, e molti si accontentano di un lavoro che non è quello che sognano e che non permette loro di utilizzare le conoscenze acquisite, frutto di anni di studi.
Alcuni vanno all’estero, ma, in ogni caso, bisogna essere molto determinati e preparati.
Spesso si sente dire che lavorare non è bello. Sicuramente richiede impegno, ma credere nei propri sogni, comunque, è una delle chiavi del “successo”. Non ci si deve arrendere davanti alle difficoltà, che non sono mai insormontabili, e ci si deve ricordare che niente è irrealizzabile.
Emanuele Pizzochera 2°B
Il fumo cosa provoca ?
SALVIAMO I POLMONI
Sigarette: armi camuffate
Molti si mettono a fumare solo perché non si sentono in grado di affrontare la vita e così cercano rifugio nel fumo, per dimostrare di essere grandi.
Una sigaretta può sembrare un bastoncino innocuo ma in realtà al suo interno si “celano” 4800 veleni.
Il fumo non danneggia solo chi lo usa, ma anche le persone che lo circondano : così la probabilità di tumori per via del fumo diventa più probabile anche su persone che non fumano.
Il fumo, come alcune droghe, fa pensare alla persona che ne fa uso di essere più “grande” degli altri,  in realtà lo fa diventare sempre più debole con i suoi veleni.
“Io mi faccio furbo muoio tra un anno”: a prima vista sembra una frase detta da un pazzo, ma in realtà esprime il pensiero di chi è contro il fumo perché, fumando, ci accorciamo la vita, mentre tenendoci lontani dal fumo potremo vivere più a lungo.
Nell’età giovanile spesso ci si sente dire dai genitori che una certa cosa non si può fare e immediatamente ci viene la voglia di farla solo perché è vietata .
Ciò succede anche per il fumo; quindi c’è anche lo sbaglio dei genitori nel dire “Tu non devi fumare”, mentre bisogna convincere i ragazzi spiegando loro i problemi del fumo.
Una sigaretta è formata da 4800 veleni circa fra cui le sostanze più pericolose sono: la nicotina, le sostanze cancerogene, il catrame e il monossido di carbonio.
Il fumo passivo è pericoloso come il fumo diretto; infatti nel fumo della sigaretta sono rimasti dei residui delle sostanze tossiche e quindi provochi danni anche alle persone che ti stanno attorno.
E diventi un killer “dall’arma fumante”. 

                                                         Irene Ulian 2°B

Progetto scuola-lavoro

A lezione dai papà!
Dal 4 febbraio al 3 marzo le classi I e II liceo hanno partecipato a vari incontri chiamati “progetto scuola-lavoro”.
Il programma era composto da 5 incontri (uno mancato a causa dell’influenza che ha “decimato” gli alunni) della durata di 2 ore e mezza circa ognuno.
Ogni laboratorio prevedeva la presenza di un genitore che relazionava e la partecipazione dei ragazzi con quesiti e chiarimenti per approfondire il tema trattato.
Il progetto, rivolto ad avvicinare gli alunni del biennio al mondo del lavoro, si sviluppava su 2 argomenti:
·       la finanza, nei primi 3 incontri;
·      “dall’idea alla sua realizzazione”, nei restanti 2.
Per quello della finanza abbiamo appreso sia la storia della fondazione delle prime banche e delle banconote, sia il glossario che appartiene a questo mondo.
Invece, “dall’idea alla sua realizzazione” aveva lo scopo di farci conoscere come  avviene la produzione e tutto il processo lavorativo dei prodotti di uso comune, da un semplice pennarello a un cellulare costoso.
Il progetto accolto con molto entusiasmo è stato utile sia per accrescere la nostra cultura personale sul mondo del lavoro, sia per comprendere anche gli aspetti più tecnici e problematici come la catena produttiva , i costi e la concorrenza agguerrita delle aziende rivali.
Gianstefano Todesco II liceo
FUTURO, QUALE?
 STOP AL VECCHIO MONDO? VIA AL NUOVO!
Nuove scoperte, ma vecchio modo di essere
Sicuramente ognuno di noi ogni tanto pensa come potrebbe essere il nostro futuro. Innanzitutto sarebbe bello poter migliorare tutte quelle situazioni negative che ci si trova a dover combattere tutti i giorni, partendo dalla povertà, dal poter curare malattie come il cancro e dal risolvere le guerre ancora in corso. Nonostante il continuo aggiornamento tecnologico, in alcuni paesi del mondo si vive ancora in situazioni veramente drammatiche e disperate; ad esempio in Africa la mortalità è elevata, soprattutto nei bambini che muoiono di fame e di malattie per mancanza di cure e medicine. Nel frattempo la medicina continua a progredire nella ricerca di nuove cure per combattere le malattie più impegnative.     Speriamo anche che il futuro ci riservi la fine di tutti i conflitti, infatti sembra un paradosso che il mondo tecnologico continui a produrre nuovi modelli di computer, tablet, cellulari di ultima generazione e che si muoia ancora per diversità di idee. Chissà che cosa cambierà in futuro? Muteranno le automobili, magari voleranno ed andranno ad acqua? E a cibo come la mettiamo? Ci saranno coloratissimi supermercati con grandi pacchetti di pastiglie alimentari e così non si cucinerà neanche più!Ci saranno possibili  funzioni che ci  sostituiranno  in determinate occasioni. Sicuramente vivremo più a lungo grazie a pastiglie  miracolose; arriveranno anche gli alieni che troveremo come vicini di casa ed andremo con loro in vacanza in astronave in luoghi a noi sconosciuti. Ed infine solo una cosa non  si  potrà cambiare ed è, meno male, il  nostro modo di  essere, di pensare, cioè sé stessi!!   
Giulia Pavon 2°B

CHE COSA SARA' DELLA TERRA?

Preoccupante effetto inquinamento

Il termine inquinamento indica l'introduzione nell'ambiente di sostanze in grado di provocare pericoli effettivi o potenziali per la salute dell'uomo oppure di minacciare l'esistenza di animali e piante. Oggi l’inquinamento rappresenta uno dei principali problemi a livello mondiale. Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas nocivi che non fanno altro che distruggere pian piano il pianeta. A causare tutto ciò non sono soltanto le nostre comodità, come per esempio le auto, i riscaldamenti …, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati su questo argomento si dividono in due gruppi.
L’unica cosa sulla quale tutti gli scienziati sono d’accordo, è che il clima della terra sta cambiando. La temperatura sta inesorabilmente salendo, grado per grado, a livelli fuori dal normale. Ciò su cui si dividono gli scienziati è il motivo di questo aumento della temperatura: alcuni sostengono che è un cambiamento naturale avvenuto altre volte nella storia del nostro pianeta, mentre secondo altri è causato dall’inquinamento.
Esistono vari tipi d’inquinamento: dell’aria o atmosfera, dell’acqua, del suolo…
Un esempio di inquinamento atmosferico è l’aumento dell’effetto serra cioè l’eccesso dell’anidride carbonica che ha trattenuto, in maniera eccessiva, il calore del sole facendo così aumentare le temperature.
Un esempio di inquinamento dell’acqua è il fenomeno dell’eutrofizzazione; si depositano nelle acque fertilizzanti, scartati dall’agricoltura, che fanno accrescere le alghe in maniera sproporzionata,  non facendo più passare l’ossigeno e causando così la morte di tutte le forme di vita sottostanti.
Infine, un esempio di inquinamento del suolo, sono i sacchetti di plastica, le carte, …  che vengono gettati per terra.
Secondo me, se ognuno di noi facesse piccoli gesti, come ad esempio fare la raccolta differenziata, si migliorerebbe le condizioni della terra, dando così un futuro migliore alle nuove generazioni.
 Carlo Urtis 2° B

        L’amicizia di oggi si può definire vera?
AMICI FALSI, PERCHÉ?
In questi ultimi tempi le persone guardano soprattutto l’esteriorità, non danno importanza ai valori e al “cuore” delle persone.
Sono più attratti da ciò che si possiede piuttosto che da quello che si può offrire. Non si sa se è colpa della società consumistica che ci ha cambiati, oppure se siamo noi a non avere più interesse per i valori umani.
Le generazioni del 2000 sono strane, perché anche se una persona è simpatica e gentile viene isolata magari solo perché è brutta o non segue la moda.
Da sempre ci sono molte ingiustizie che colpiscono le persone più deboli, ma quando si trova il vero amico si riesce a superare qualsiasi ostacolo soprattutto aiutandosi a vicenda. Una vera amicizia sboccia solo quando ci si accetta per come si è e ci si aiuta reciprocamente.
Un vero amico riesce a tirare fuori il meglio dall’altro, divertendosi e migliorando grazie a lui e insieme a lui.
Si capisce immediatamente quando una persona ti sta solo prendendo in giro oppure al contrario è davvero un buon amico.
A volte capita che una persona ti parli solo per chiederti dei favori o per chiederti un aiuto, ed una volta ottenuto lo scopo magari non si fa più sentire per mesi.
Altre volte invece sono anche così bravi da arrabbiarsi con te senza motivo solo per sentirsi porgere le scuse, e chi crede in queste amicizie resta sempre deluso. Ogni volta che si chiede scusa per qualcosa che non si è fatto o pensato ci si sente mortificati nel profondo, mentre l’altro si sente sempre molto soddisfatto.
L’amico vero invece ti dà la carica per affrontare al meglio ogni momento della tua giornata. Ti chiama anche solo per sapere come stai, senza chiedere nulla in cambio; se hai bisogno di un aiuto è sempre pronto a sostenerti anche mettendo in gioco se stesso rendendosi magari ridicolo davanti a tutti per toglierti dai guai.
Ti convince a fare cose che non ti immagineresti mai. L’amico è una cosa preziosa, è come un tesoro (come giustamente dice il detto: “CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO”).
Di questi tempi le persone disposte a tutto per te sono veramente poche, quindi il consiglio prezioso è: “Tenetevi strette le persone a voi care perché saranno la vostra unica certezza nella vita, oltre alla famiglia.”
                                                                                                                    Chiara Ortolani 2°B
                                                                                          


                                                                                       
Interrogazioni e verifiche nelle scuole
INCUBO DEGLI ALUNNI? L'ORALE E LO SCRITTO
"Film horror? Tsk; ieri la prof. ha fatto una verifica a sorpresa!"
Sono molti i problemi che assillano le persone in questo periodo di crisi: l'economia, la politica corrotta, le guerre... ma anche nell'ambito delle scuole i problemi non mancano; più precisamente sono le fameliche interrrogazioni e verifiche che assillano il povero scolaro.
E sì, quello che le prof. chiamano volgarmente con il nome di "Test", non è altro che una tortura fisica e psicologica tesa a eliminare la tua autostima e a rovinare la tua vita sociale barricato in casa da tua madre cercando di recuperare un voto brutto in matematica di cui non ci capisci assolutamente e categoricamente un tubo! Proprio per questo motivo nel corso degli anni l'alunno medio si è evoluto a tal punto da inventarsi sempre nuove tecniche (le più recenti anche molto stravaganti) per non essere interrogato o per non fare un verifica. La più vecchia e famosa ( e anche la più utilizzata sia a casa che a scuola) è il finto mal di pancia.
Ora, questa tecnica è tanto semplice quanto efficace, a patto che tu sappia fare il finto malato.
Un altro modo molto semplice, ma, a mio parere, poco efficace è andare in bagno prima che la prof. decida chi interrogare e pregare di non essere scelto (tecnica utilizzata dai più disperati).
Poi c'è la scusa che per qualche strano motivo, che può variare da un matrimonio a un'invasione aliena, non hai potuto studiare e nella maggior parte dei casi il soggetto in questione scoppia a piangere rischiando un ictus.
Quelli che vi ho elencato sono i più famosi e se dovessi scriverli tutti ci metterei troppo tempo; comunque, anche se sembra impossibile, c'è qualcosa di peggio di una verifica o di un'interrogazione, compare quando la prof. è sull'orlo della pazzia per il chiasso, appena un alunno la sente il battito cardiaco aumenta a 200 pulsazioni al minuto, diventa pallido come un cadavere e comincia a sudare freddo, la salivazione si azzera e i muscoli si irrigidiscono, è per questo che fa fatica a tirare fuori dalla cartella il foglio protocollo per fare la VERIFICA A SORPRESA!!! Il brutto di questa innominabile prova scritta e che non c'è scusa che tenga!
Ormai il guaio è fatto e il buon 95% della classe prenderà voti non più alti del 6+.
A parte questo però alla fin fine ne va del nostro futuro e ringrazieremo le nostre prof. dell'aiuto e del sostegno che ci hanno dato, anche se adesso facciamo fatica a crederlo, quindi STUDIATE RAGAZZI!!!
                                                                                                                  Simone Coviello 2° B

Come vivono gli abitanti del Terzo Mondo?
VIVERE AI MARGINI
Nella povertà più assoluta le persone hanno sempre il sorriso
 sulle labbra

Oggi le persone hanno interesse solo per se stesse, o per le persone a loro care. Non pensano che al mondo ci sono uomini che hanno bisogno del loro aiuto e che vivono in situazioni gravissime: stiamo parlando del Terzo Mondo, dove la povertà è al massimo livello.
L’espressione “Terzo Mondo” nacque dopo la guerra fredda, quando il mondo era diviso in due blocchi: il resto del mondo (che non faceva parte dei due blocchi) veniva chiamato Terzo Mondo.
Dopo il crollo dell’URSS questa espressione divenne una parola per indicare i Paesi poveri e poco sviluppati.
Alcuni tra i Paesi che fanno parte del Terzo Mondo si trovano in Asia, Africa e America Latina.
Fin dai tempi più antichi le popolazioni di questi Paesi venivano schiavizzati e costrette a lavorare per gli imperi coloniali (Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra). Molte persone morivano a causa degli sforzi, ma soprattutto per le malattie, innocue agli europei ma mortali per queste popolazioni (perché non avevano anticorpi). Per questo molti Paesi si spopolarono di uomini che, per vivere, dovevano vendere a basso costo le materie prime agli imperi coloniali.
Con il passare del anni il divario economico tra Nord e Sud si accrebbe notevolmente: per questo i Paesi del Terzo Mondo sono attualmente così poveri.

Adesso vi parlerò delle condizioni di vita dei paesi dell’Africa.
Le condizioni di vita di queste popolazioni sono pessime: vivono in piccole case di mattoni di argilla e a volte il tetto è costituito da foglie di palma essiccate al sole.
Ogni giorno gli uomini portano i propri animali a pascolare e svolgono i loro lavori. Intanto i bambini vanno a scuola (chi se la può permettere) vestiti con una divisa scolastica. Percorrono ogni giorno chilometri per giungere a scuola, alcuni a piedi scalzi, per non rovinare le uniche scarpe che possiedono. Il pomeriggio i bambini si divertono sulla spiaggia e chiedono ai turisti delle caramelle: è sempre meglio regalare delle matite anziché delle caramelle perché non avendo dentifrici, potrebbero crearsi delle carie e i genitori non riuscirebbero a pagare il dentista (le matite rendono comunque felicissimi io bambini).
Queste persone hanno sempre il sorriso sulle labbra (anche se fanno fatica ad arrivare a fine mese) e non desiderano altro che una vita felice. Al contrario, nei Paesi industrializzati, le persone non sono felici e desiderano sempre più di ciò che hanno.
Aiutiamo le popolazioni del Terzo Mondo a migliorare le loro condizioni di vita!

Federica Mozzarelli (2^B)

mercoledì 28 marzo 2012


Incontro-testimonianza con i ragazzi della Comunità Cenacolo di Suor Elvira
DAL BUIO ALLA LUCE
Il giorno 16 marzo 2012 le classi III e IV liceo hanno avuto la possibilità di incontrare tre testimoni della casa di recupero "Il Cenacolo". L'iniziativa è stata proposta a noi ragazzi da Don Martino, professore di religione del liceo, ed è stata accettata in modo curioso e costruttivo. Questo incontro è iniziato con un breve filmato in cui si presentava la comunità composta da più sedi dislocate in tutto il mondo. Madre Elvira Petrozzi fin da piccola, aveva il desiderio di aiutare i giovani in difficoltà e per questo motivo iniziò a restrutturare una casa abbandonata sulla collina di Saluzzo, una cittadina in provincia di Cuneo. Da lì a poco nacque una vera e propria comunità, all'interno della quale grazie alla fede e a tanta buona volontà molti giovani riuscirono a realizzare il proprio sogno cioè "Ricominciare a vivere".  Questo percorso di cambiamento nei confronti della vita e della fede non è affatto semplice e ce lo hanno sottolineato molto Michele, Tecla e Raffaella, i nostri tre testimoni. Questi tre ragazzi ci presentarono la loro storia, fatta di scelte sbagliate e di errori che li portarono a un "tunnel buio" dal quale, senza la luce della fede non sarebbero riusciti a salvarsi. Diversamente dalle altre case di recupero, caritas, centri di ascolto e associazioni di beneficenza, la comunità "il cenacolo" non accetta sovvenzioni dallo Stato proprio perchè Madre Elvira crede in modo molto rigoroso alla provvidenza. Questo sentimento di fede che porta alla provvidenza è risentito molto anche nei nostri testimoni i quali hanno cercato di spiegarci che per loro è fondamentale chiedere a Dio tutto ciò che è strettamente necessario e che solo Lui sarà in grado di aiutarli. Ovviamente è molto difficile per noi ragazzi capire totalmente questo senso di provvidenza, ma, come ha sottolineato Michele, anche lui prima di entrare in questa comunità trovava difficili questi argomenti e non riusciva a credervi totalmente. Questa esperienza è stata per noi ragazzi molto significativa e toccante e ha fatto capire a molti di noi cosa significa affrontare la vita reale in modo superficiale, non coscienzioso e privo di fede.
Veronica Guercio 4° liceo

I-II-III liceo per due giorni in oratorio

Due giorni di convivenza
Vita comune
Esperienza di fede e di vita insieme
Giovedì 15 e venerdì 16 marzo, insieme alle classi seconda e terza liceo, abbiamo vissuto un'esperienza di vita comune presso l'oratorio di Don Martino; con noi c'erano il prof. Colombo, la prof. Ferrante, suor Elide, don Martino e, in seguito, la prof. Casella.
Alla sera del giovedì ci siamo incontrati lì e nell'attesa che arrivassero tutti, ho giocato a calcio con i miei compagni di seconda, sono caduto e mi sono graffiato le mani.
Dopo la partita abbiamo cenato e riso in allegria, gustando le pietanze che ognuno aveva preparato e portato da casa.
Successivamente abbiamo visto un film, Cindarella man, che è stata commovente ed emozionante; finito questo abbiamo pregato e hanno assegnato i posti per dormire: a me è toccato dormire sul pavimento duro come il cemento armato e freddo come i ghiacci dell'antartide.
Alle 7:00 del giorno dopo, ero "sveglio", mi sono preparato per andare a scuola e poi abbiamo fatto colazione. Dopo le lezioni, siamo ritornati a piedi all'oratorio e, sfinito, mi sono servito da mangiare e ho iniziato a nutrirmi.
Il pomeriggio abbiamo giocato a calcio e poi a cricket e mi sono divertito tantissimo anche se faceva abbastanza caldo.
La sera ci siamo recati in una casa famiglia presso i signori Senes che ci hanno raccontato come è avere bambini in affido e perchè lo fanno: sono stato colpito dalla loro determinazione e dal fatto che non hanno avuto nè rimpianti nè ripensamenti dopo la loro scelta.
La cena è stata molto divertente e, dopo di che, con don Martino, Gianstefano, Francesco e Alessio, che parlava sempre, siamo tornati all'oratorio in automobile.
E' stata un'esperienza molto bella e divertente e anche significativa perchè ho conosciuto una nuova realtà come l'affido.
Alex Meynier 1° liceo
Maledizione Maya? Può darsi.
2012!? VERO O FALSO?
Esisterà ancora la terra dopo l'esplosione apocalittica?
Secondo la leggenda Maya, il 21 dicembre 2012 avverrà la fine del mondo, "la colossale esplosione" che porrà fine ad ogni forma di vita sulla NOSTRA terra.
La civiltà dei Maya, per contare gli anni, utilizzava stelle e pianeti: il “GRANDE CONTO”, basato sui movimenti di VENERE.
Essi divisero il tempo in una serie di cicli e ognuno di questi durava 1 milione e 872.000 giorni.
Quello in cui stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà nella data della fine, in cui ci saranno inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario simile alle profezie del NUOVO TESTAMENTO.
Però ci sono varie teorie al riguardo: una di queste immagina il probabile spostamento dell'asse terrestre, che innalzerebbe di molto le temperature e muterebbe qualsiasi cosa sulla terra, come il ritiro delle acque verso i poli e di conseguenza i mari che si trasformano in deserti.
Gli scienziati hanno espresso diversi commenti che condividono o sono contrari alla “profezia”, tra i quali Gianfilippo De Antis, vulcanologo, che sostiene che “la probabilità matematica di un' eruzione di grande portata durante questo secolo è inferiore allo 0,1%”.
Comunque la maggior parte della popolazione non ci crede e definisce questo fatto una LEGGENDA METROPOLITANA, anche se i più superstiziosi la pensano in modo diverso.
A parer mio, come di molte altre persone, è un evento impossibile, che non potrà mai accadere, anche perché i Maya avevano predetto la fine del mondo già nel 2000.
Immagino che ci siano alcune persone che lo descrivono come un modo che ha il Signore per esprimere il Suo giudizio sugli umani.
BOH, aspetteremo quel giorno con trepidazione!
Andrea Meda (2°B)