giovedì 24 novembre 2011

Un po' di notizie sul grande personaggio

Marco Simoncelli, l'indimenticabile campione
Il ricordo di amici e  fans
Marco Simoncelli ha perso la vita in gara, nel Gp della Malaysia, dopo una scivolata che, invece di portarlo fuori dalla pista, lo ha trascinato sotto le ruote di Colin Edwards e di Valentino Rossi. Nato a Cattolica il 20 gennaio 1987, ma residente a Coriano (Rimini), Marco comincia a correre giovanissimo, già a sette anni nelle minimoto.
La passione del giovane Simoncelli viene aiutata in ogni modo dalla famiglia, con Paolo, il padre, che arriverà a chiudere la sua attività commerciale per seguire la carriera del figlio. Marco Simoncelli, che si era diplomato in gestione delle comunità alberghiere, è sempre stato un pilota schietto e disponibile. Il suo carattere da combattente lo ha sempre contraddistinto nei duelli in pista. Famosa la frase del suo amico\rivale Valentino Rossi che aveva detto di Marco: "Fare un duello con lui è come andare a fare a botte con uno più grande di te, sai che le prendi".
In effetti il fisico ha sempre contraddistinto il Sic. Troppo grande per la 125 e per la 250 in entrambe le categorie si dovette lavorare per costruire dei "codini" più lunghi solo per lui e la stessa cosa è stata fatta anche dalla Honda per permettere a Marco di potersi stendere bene sulla moto in rettilineo. Appassionato di carte da gioco, Simoncelli sfidava spesso giornalisti e meccanici a tre sette e sul tavolo era spontaneo come lo era in pista. Marco, infatti, nonostante le contestazioni dei suoi colleghi per la guida aggressiva, ma mai scorretta, ha sempre risposto direttamente alle critiche, senza alcune timore reverenziale.
Indimenticabili i suoi funerali, dove erano presenti centinaia di persone giunte sin lì per dare l'ultimo saluto ad un grande pilota italiano, ma soprattutto ad un grande uomo. Durante essi era presente anche il suo caro amico Valentino Rossi.
Con la perdita di Marco Simoncelli, salgono a tre i piloti deceduti in gara nell'era moderna del mondiale (Daijiro Kato il 20 aprile del 2003 a Suzuka, Shoya Tomizawa il 5 settembre 2010 a Misano Adriatico e Marco Simoncelli a Sepang, il 22 ottobre 2011).
Sono state tante le iniziative in memoria. L'ultima e forse la più forte è quella presa dagli oraganizzatori del circuito di Misano: l'impianto di Santa Monica è stato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli. La conferma arriva da Luca Colaiacovo, presidente del Santa Monica SPA. "Lo dobbiamo alla memoria di Sic, alla sua famiglia, alle centinaia di migliaia di fan che ne ammiravano il coraggio e l'umanità, alle tante personalità del mondo sportivo e dei media che si erano fatti interpreti di questo vero e proprio moto popolare, spontaneo e commovente. Siamo quindi felici e orgogliosi di associare l'impianto di Misano a Marco Simonceli, un fuoriclasse nello sport e nella vita" ha spiegato il presidente del circuito di Misano, che dunque dalla prossima stagione sarà intitolato alla memoria di questo giovane pilota scomparso in pista nelle scorse settimane. Inoltre, spiega Colaiacovo, "incontrerò la famiglia per annunciare la nostra decisione e porteremo avanti un lavoro con la Fondazione intestata al pilota e che vogliamo sia il più possibile partecipato e ampio, conivolgendo fan club e appassionati". Iniziative dunque concrete probabilmente per la sicurezza e che dovranno essere da esempio per tutti i giovani.
Malgrado siano trascorse già alcune settimane dal tragico incidente di Sepang, la sua mancanza si fa sentire sempre di più, specie tra i tantissimi fan che erano soliti seguirlo su Facebook o sul sito personale. Proprio su Marcosimoncelli.it è comparsa una tenera lettera della sua fidanzata Kate, dove ricorda quanto il Sic amasse aggiornare e tenere d'occhio il suo profilo sul social network, che attualmente conta oltre 500.000 fans. Ognuno cerca di ricordarlo a suo modo, chi con una lettera, chi con un'e-mail e chi ha pensato di dedicargli uno splendido murales visibile a Rimini.
Durante l'ultima gara è entrato nel box Gresini, con una certa cautela, ma soprattutto sorridendo, Alvaro Bautista, che è colui che è stao scelto per salire sulla moto che fu di Marco Simoncelli.
Il tempo passa, ma il dolore per la sua perdita è ancora vivo e probabilmente lo sarà per sempre. La mamma, il papà, la sorella Martina e la fidanzata Kate stanno vivendo un vero e proprio incubo. Riuscire a farsi forza e ad andare avanti sapendo che Marco non c'è più, non è facile.
Enrico Maraboli (2° A)

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