Un disastro inaspettato
Uno per tutti - Tutti per uno
Il Ferreggiano si è ripreso il suo alveo mangiandosi la strada che gli era stata costituita sopra.
Il fiume Bisagno ha fatto il resto,travolgendo la boscaglia che nel suo letto non avrebbe dovuto esserci.
Sono anni che si sa esattamente dove il paese è più fragile e dove si rischia la vita, stragi come quella di Genova, se non si possono prevedere, si possono evitare con quella prevenzione del rishio idrogeologico che l' Italia ha abbandonato nella seconda metà degli anni 2000, perchè per questa prevenzione, occorrevano molti soldi .
Ma nel disatro accaduto anche per la manipolazione sconsiderata dell'uomo sull'ambiente, abbiamo assistito ad un grande manifestazione di solidarietà; dove anche ragazzi usciti da scuola avevano come priorità di andare ad aiutare chi aveva perso tutto.
Uno per tutti - Tutti per uno
Venerdì 4 novembre 2011,356 mm di pioggia pari a un terzo delle precipitazioni di un intero anno, si sono riversate sulla città di genova. Poco dopo le 13.00, nel quartiere di Marassi l'onda di piena del torrente Ferreggiano è arrivata all' improvviso ed ha travolto tutto: persone, autobus, macchine.
Li ha scaraventati a valle per centinaia di metri inondando ogni antro, dei palazzi. Sei morti annegati una città per sempre ferita dallo tsunami d'acqua dolce, a cui non tutti, nonostante l'allerta avevano creduto.Il Ferreggiano si è ripreso il suo alveo mangiandosi la strada che gli era stata costituita sopra.
Il fiume Bisagno ha fatto il resto,travolgendo la boscaglia che nel suo letto non avrebbe dovuto esserci.
Sono anni che si sa esattamente dove il paese è più fragile e dove si rischia la vita, stragi come quella di Genova, se non si possono prevedere, si possono evitare con quella prevenzione del rishio idrogeologico che l' Italia ha abbandonato nella seconda metà degli anni 2000, perchè per questa prevenzione, occorrevano molti soldi .
Ma nel disatro accaduto anche per la manipolazione sconsiderata dell'uomo sull'ambiente, abbiamo assistito ad un grande manifestazione di solidarietà; dove anche ragazzi usciti da scuola avevano come priorità di andare ad aiutare chi aveva perso tutto.
Chiara Mozzarelli e Beatrice Molaschi (2°A)
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